La prima metà di via Garibaldi è dominata dalla severa mole di Palazzo Bertamini Lucca del quale non si conosce l’architetto ma la cui costruzione risale agli anni che vanno dal 1724 al 1734.
Il palazzo di Fiorenzuola è costruito secondo uno schema difforme da quello tipico delle dimore nobiliari del Sei-Settecento: la pianta anziché essere a ferro di cavallo, con l’apertura rivolta verso il giardino, è rettangolare, a grilia, con due grandi corpi simmetrici che si fronteggiano sui lati minori; sono collegati tra loro, sui lati maggiori, da due ali più basse e, al centro, dall’atrio d’ingresso sopra il quale corre-al primo piano -una galleria.
Cenni Storici
Esso venne edificato dai tre fratelli Bertamini-canonico Francesco, abate Antonio e Giuseppe – di famiglia originaria di Sarzana, trasferitasi nella seconda metà del Seicento a Fiorenzuola e a Piacenza. I Bertamini avevano fatto erigere, agli inizi del Settecento, un palazzo a Piacenza, in strada Sopramuro, di classica eleganza.
I Bertamini, già possessori di un grande palazzo a Fiorenzuola, ricevettero il titolo nobiliare nel 1702. La facciata, in cotto su tre piani con alta fascia marcapiano e con finestre incorniciate e dotate di balaustre in ferro, si adegua proporzionalmente alla via e riporta un bel cancello in ferro, con gigli farnesiani di alta e raffinata qualità sormontanti i pannelli a intessitura ortogonale datato 1717. Il porticato al piano terreno e un loggiato superiore si affacciano sul giardino; lo scalone a due rampe parallele, con pregiati affreschi prospettici, segue la tradizione bibienesca e porta all’ampio salone, caratterizzato da raffinati stucchi e dalle volte decorate con affreschi realizzati attorno al 1870 da Enrico Prati. Il palazzo appartiene ai discendenti della famiglia Bertamini Lucca e del patriota Giuseppe Manfredi, protagonista del Risorgimento piacentino ed emiliano, Presidente del Senato e conte dal 1911.