La chiesa di Santa Maria Assunta sorge su piazza XI Febbraio, con orientamento Est-Ovest, in località Caorso. Confina a Ovest con il torrente Chiavenna, a Sud con la strada di San Rocco, a Est con la nuova Canonica, a Nord con la vecchia. La facciata neogotica a salienti è tripartita e rinserrata agli angoli da alte lesene in mattoni a vista, culminanti in pinnacoli con edicola, aperta sui quattro lati da monofore a sesto acuto, e guglie piramidali. Al di sotto dei rampanti della cuspide centrale corre una cornice ad archetti pensili intrecciati, a sesto acuto.
Tra le lesene, ai lati, all’altezza dell’imposta dei rampanti, corre una doppia cornice in cotto.
Al centro della facciata, nella parte inferiore, si apre il portale festivo, strombato a sesto acuto, sormontato da una lunetta centrale con tempera raffigurante l’Assunta. All’altezza dell’imposta dell’arco corre orizzontale, sui lati, una cornice in cotto, leggermente aggettante. Al di sopra del portale si apre una bifora a sesto acuto, su mensola, incorniciata da un arco a sesto acuto. Ai lati del portale maggiore si aprono due bassi portali feriali, rettangolari, incorniciati da archi a sesto acuto.
Al di sopra dei portali si aprono due alte monofore a sesto acuto, con cornice in cotto. Ai fronti laterali si addossano, senza soluzione di continuità i volumi delle cappelle votive, forati da finestroni a lunetta, quattro a destra, tre a sinistra, nella parte superiore.
Sul retro l’abside a pianta poligonale presenta su ciascuno spigolo una lesena a tutta altezza in mattoni faccia vista con una cornice continua di archetti pensili in cotto ed è forata da tre grandi monofore a sesto acuto, al centro e ai lati.
Il campanile è collocato sul lato destro, a fianco del presbitero. Tozzo, a pianta quadrata, con muratura di mattoni a vista con lesene negli angoli, sormontate da una doppia cornice al di sotto della cella campanaria. La cella è aperta sui quattro lati da bifore a sesto acuto, inquadrate da archi a sesto acuto, con aperture orbicolari al centro. La cella, coronata da quattro frontoni triangolari, rinserrati agli angoli da pinnacoli piramidali in cotto è coperta con guglia conica in laterizi.
Cenni Storici
Secondo il Campi la chiesa fu edificata nell’ 819 o 820 e sarebbe stata fondata da Ismelda e Orsa (Ca’ Orso), sorelle di Podone, vescovo di Piacenza. Oppure fu fondata dalla terza sorella, la regina Cunegonda, vedova del re d’Italia Bernardo I. Ha il titolo di Arcipretura e plebana dal 1372. La chiesa quindi, data la sua prima fondazione all’820, tuttavia i disastri alluvionali, le invasioni ungare e il terremoto del 1117 hanno probabilmente decretato il crollo dell’edificio originario. Questo edificio franco doveva essere di tipo monocamerale. Negli anni Novanta, l’ingegner Guiduccio Belli propose l’esistenza di una chiesa intermedia tra quella antica e quella attuale.
Tale chiesa sarebbe stata un edificio romanico già a tre navate costruito dopo il terremoto del 1117. Di questa si salvarono la facciata, parte delle colonne, le parete absidali e la base campanaria.